Rescue Drones Network è il progetto italiano destinato a realizzare una rete di pronto impiego di Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Droni) a supporto delle attività di soccorso sia ordinario che per medio-macro emergenze.
Rappresenta anche un incubatore per favorire lo sviluppo di applicazioni robotiche nei settori di pubblica utilità.
Dalla ricerca delle persone scomparse, all’assistenza dall’alto in caso di incidenti stradali e ferroviari; dal monitoraggio del dissesto idrogeologico al controllo degli incendi; dalle alluvioni ai terremoti; dal trasporto del sangue a quello dei farmaci, ……….
La capacità d’intervento riguarderà sia le attività ordinarie che le 3 fasi delle medio e macro emergenze:
a) Previsione
b) Soccorso
c) Ripristino delle condizioni di normalità
con le attività accessorie come la documentazione finalizzata ad attività forense ed alla valutazione del danno.
L’associazione sarà costituita a breve nella formula dell’organizzazione di Volontariato – ONLUS ed è destinata ad ospitare come soci:
- Persone fisiche
- Liberi professionisti
- Associazioni di volontariato
- Pubbliche Amministrazioni
- Enti di formazione e ricerca
- Enti pubblici
- Aziende private
Ovviamente le figure di rilievo sono gli Operatori e/o Piloti di SAPR, in possesso delle abilitazioni richieste da ENAC ma sono necessarie anche diverse competenze di supporto (Segreteria, comunicazione, logistica, informatica, ecc.)
I soci operatori/piloti metteranno a disposizione anche i loro equipaggiamenti specifici ma saranno acquisite o messe a disposizione anche attrezzature collettive da utilizzare nelle diverse operazioni.
La struttura operativa si svilupperà attraverso sezioni regionali per una più efficace capacità di coordinamento e per una presenza più capillare sul territorio.
Le direttrici che guideranno l’attività di RDN:
1) Ricerca e sviluppo con sperimentazione sia delle tecnologie che delle metodiche di intervento
2) Definizione ed applicazione di protocolli operativi standardizzati
3) Strutturazione ed erogazione di percorsi formativi uniformati, specifici per le diverse aree di intervento
4) Allertamento centralizzato in grado di mobilitare i team idonei, sia in termini di tempestività di intervento che di equipaggiamento e capacità d’azione necessari per la specifica richiesta.
I team si muoveranno seguendo anche il principio dell’autosufficienza per non pesare sui sistemi di emergenza.
Il tutto sarà integrato nei sistemi locali e nazionali con il coordinamento ai diversi livelli, partendo dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, sino alle colonne regionali, alle Prefetture ed alle autorità locali di PC.